Corrente elettrica, le prese da utilizzare

La prima domanda che dobbiamo farci è: funzionano i nostri apparecchi elettronici/elettrici in Giappone? Si, ma alcuni potrebbero avere problemi. Ci sono due differenze fondamentali tra l’Italia e il Giappone.

La prima è la presa elettrica. In Italia si utilizzano varie prese, la Schuko (Tipo F e Tipo ibrido F+E), quella con due poli (Tipo C) e quella con tre poli stretti e larghi (Tipo L).

In Giappone invece si utilizza una presa con due poli rettangolari (Tipo A), più di rado quella con tre poli (Tipo B).

Questa differenza è facilmente superabile tramite un adattatore. Si possono trovare qua in Italia nei negozi di materiale elettrico, oppure online su Amazon. (in fondo alla pagina trovate alcuni link)

Eventualmente li potete acquistare anche in Giappone in grandi magazzini, 100 Yen Shop, oppure nei negozi specializzati di elettronica come Bic Camera o Yamada Denki.

In Italia si usa una corrente a 230 V ad una frequenza di 50 Hz.
In Giappone invece si utilizzano i 100 V ad una frequenza di 50 Hz per la parte est del paese (Tokyo, Sapporo, Sendai) e di 60 Hz per la parte ovest (Nagoya, Kyoto, Osaka, Hiroshima).

Non preoccupatevi. Ormai la maggior parte degli apparecchi elettronici hanno un’alimentatore che funziona con voltaggio compreso tra i 100 e i 240 V e una frequenza di 50/60 Hz.

Per verificare che i vostri caricabatteria funzionino anche in Giappone, basta guardare l’etichetta e troverete quasi sicuramente questa dicitura: input 100V-240V 50/60 Hz.

Se trovate questa scritta state certi che in Giappone funzioneranno.
Il problema si pone quando non è presente questa scritta. Solitamente questo avviene con gli asciugacapelli che funzionano solamente a 230V. Esistono in commercio dei fon con un commutatore di voltaggio.
Se però non volete portarvi dietro il fon, niente paura, è molto facile che lo troviate nella stanza dell’albergo.

Prese giapponesi

Tipo B

Prese italiane

Tipo C (CEE 7/16)

Tipo C (CEE 7/17) ed ibrida F+E

CEE 7-7

Chamaeleon, Public domain, via Wikimedia Commons

Tipo L

Marco Gilardetti, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Attenzione invece all’operazione inversa. Se acquistate qualcosa in Giappone, assicuratevi che il dispositivo supporti i 230V, altrimenti rischiate di danneggiare il dispositivo stesso una volta inserito nella presa italiana.

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