Ritorno in Giappone

Diario un po’ lungo… ma spero lo troviate interessante. Ho evitato di parlare troppo delle “solite attrazioni”, soffermandomi di più su cose meno comuni, solitamente trascurate in altri diari. Inoltre ho cercato di inserire dettagli che possono tornare utili per chi sta organizzando il suo viaggio, tipo siti comodi, commenti su ristoranti e hotel, prezzi e considerazioni personali varie.

Dopo essermi innamorato del Giappone e la sua gente nel bellissimo viaggio fatto l’anno scorso (di cui non ho mai finito il diario perché mi ero intestardito nel volerlo fare troppo dettagliato e alla fine ho lasciato perdere per mancanza di tempo… e Fabrizio mi odierà ancora per questo 😉 ) ho deciso di ripetere l’esperienza, questa volta con tre amici: Filippo, Alberto e Stefano (l’80% delle foto sono sue, perché eran le migliori), appassionati come me di anime, manga e Giappone in generale.
Non potendo fare tre settimane piene come l’anno scorso, ci siamo accordati per 16 giorni, con partenza l’1 maggio (in modo da sfruttare il “ponte”) e ritorno sabato 17 maggio, che sono comunque sufficienti per poter girare un po’ senza dover “correre troppo”.
A metà gennaio abbiamo prenotato il volo Emirates: partenza da Venezia, scalo a Dubai e arrivo a Tokyo Narita, poi ritorno con sosta a Dubai di un giorno e arrivo (per questione di orari) a Milano: 700 euro compreso di una nottata in Hotel 3 stelle a Dubai.
Dopo mesi di preparativi (a tal proposito ringrazio: www.giapponepertutti.it e www.japan-guide.com per le informazioni utili) per stabilire le cose da vedere nelle varie città che avremmo visitato (e l’essere già stato l’anno scorso in alcuni posti mi ha aiutato parecchio nell’escludere alcune cose e “calcolare” bene spostamenti etc…), finalmente giovedì 1 maggio siamo partiti!

Kyoto

Giovedi 1 Maggio 2014

Partenza da Venezia alle 15.50 e arrivo a Dubai. Sosta di 4 ore e partenza per Tokyo.

Rispetto ad AirFrance, con cui ho volato l’anno scorso, Emirates è migliore, sia per gli aerei più recenti che per altre piccole cose… ma nonostante questo e nonostante l’aver scelto dei buoni posti a sedere (a tal proposito consiglio il sito http://www.seatguru.com/) l’esperienza di volo è stata parecchio sofferta, più che altro perché essendo io alto 190cm, i sedili in un viaggio di 5/6 ore (fino a Dubai) + 9/10 ore (fino a Tokyo) risultano assolutamente scomodi 🙁 Inoltre il cibo “offerto” in aereo è al limite del mangiabile… infatti consiglio a tutti di prendersi un paio di panini (o altro) in aeroporto (ovviamente DOPO il controllo sicurezza) e mangiarsi quelli, come ho fatto io al ritorno.

Venerdi 2 Maggio 2014

Dopo circa 24 ore totali di viaggio, venerdì 2 maggio alle 17.30 siamo atterrati a NARITA!
Sbrigate velocemente le pratiche burocratiche per poter entrare in Giappone (soliti controlli, impronte digitali, fotografia del viso, etc) e dopo aver ritirato i bagagli, siamo andati al JR Travel Service ad “attivare” il Japan Rail Pass (nel mio caso valido due settimane: 300 euro circa… ovviamente acquistato un paio di mesi prima su internet). Poi abbiamo prenotato il primo treno Narita Express per la stazione di Tokyo e dopo un’oretta di viaggio, cambiando per la Yamanote Line, siamo arrivati a UENO e da li abbiamo seguito le indicazioni, che avevamo precedentemente stampato, per arrivare all’hotel prenotato: OAK HOTEL TOKYO.

Lo abbiamo scelto dopo aver letto vari commenti online ma non lo consiglierei. E’ si comodo da raggiungere, situato in un posto tranquillo (e vicino al bel quartiere di Asakusa), pulito (che è comunque la norma in Giappone) e con personale simpatico che parla un buon inglese, ma le stanze sono TROPPO piccole. Sia la parte letto, perché si fa fatica ad aprire le due valigie contemporaneamente e non c’è neanche un comodino o un interruttore vicino ai letti, etc… sia la parte bagno: tutto piccolo e scomodo e con alcune cose ridicole, tipo la tendina della doccia cortissima (= acqua che va ovunque) o il lavandino strutturato in modo tale che alla fine per potersi lavare le mani comodamente era meglio usare la doccia. Col senno di poi avrei cercato un hotel un pelo più costoso (questo ci è costato 30 euro circa a testa a notte, per due camere doppie con letti separati) ma più confortevole… anche se alla fin fine non ci son stati grossi problemi.

Doccia veloce e un po’ prima delle 22 eravamo pronti per un giretto ad ASAKUSA, dove abbiamo cenato mangiando principalmente yakisoba e poi camminando abbiam visto un simpatico gruppetto di giapponesi con un giovane “spaccatoammerda” sorretto (e deriso) dagli altri… e pure una ragazza sbronza, da sola (e anche da questo si capisce la sicurezza, dovuta al bassissimo tasso di criminalità, di Tokyo) che a fatica attraversava il ponte che porta al palazzo Asahi.
Prima dell’una, stanchi morti, siamo tornati in hotel per poter finalmente fare una dormita come si deve.

Asakusa – Tokyo

Sabato 3 Maggio 2014

Dopo aver ritirato la SIM di B-Mobile (ordinata una settimana prima e fatta spedire direttamente in hotel, cosa che consiglio per avere sempre una connessione internet e un utilissimo navigatore) e configurata in uno smartphone con Android, siamo ritornati ad ASAKUSA per un giretto tipicamente turistico nella Nakamise Dori, mangiucchiato un po’ di dolcetti e cosette locali buonissime e verso le 13 siam andati a prendere il battello Himiko (prenotato qualche ora prima) destinazione ODAIBA.
Arrivati alla mini statua della libertà ci siamo diretti verso il “protettore della città”, l’immenso Gundam, per le foto di rito, un po’ di sana venerazione mista ad adorazione e lo “scambio dei gagliardetti” 😉
Essendo sabato c’era parecchia gente, inoltre li vicino a sorpresa abbiamo beccato l’Odaiba Oktoberfest, con cibo e (costose) birre europee. Inoltre proprio a fianco del Gundam era stato allestito un palco dove 4 sbarbine giapponesi stavano ballando e cantando e le scale del centro commerciale venivano usate come “spalti”, con gente di tutte le età presissima per questo discutibilissimo gruppo… e poi io che son metallaro diciamo che non ho apprezzato particolarmente 😉
Affamati ci siamo diretti al Venus Fort (centro commerciale in stile ottocentesco), dove in quei giorni era stata allestita una mostra di automobili con svariate chicche, anche italiane, tipo vecchie 500 o Alfa Spider e modellini vari; qui ci siam fermati ad un ristorante coreano, più che altro perché proponevano un conveniente “All You Can Eat” con diversi tipi di carne! Finito di mangiare, ci siamo resi conti di aver fatto un po’ tardi e purtroppo abbiamo trovato il National Museum of Emerging Science in fase di chiusura, per cui ci siamo diretti negli altri centri commerciali a dare un’occhiata, ma non siamo entrati nei vari “parchi a tema” (tipo Legoland), perché a pagamento e perché non sapevamo bene se ne valeva la pena, quindi siamo tornati dal Gundam per godercelo anche di sera. Illuminato nella sua maestosità, ci siamo gustati lo spettacolo, che credo si ripeta ogni tot ore, durante il quale il Gundam si “anima” e inizia a muovere la testa mentre gli occhi si illuminano ed esce del fumo per simulare l’accensione dei motori… cosa esaltantissima! 😀
Avendo pranzato tardi non ci siamo fermati a cena in uno dei centri commerciali (anche se all’Aqua City dovrebbe esserci un ottimo ristorante di ramen…) e dopo aver assistito a degli show di giochi e luci sul palazzo Fuji, siamo saliti sulla Yurikamome per andare a cena al Sushizanmai (forse la migliore catena di ristoranti di sushi in rapporto qualità/prezzo) di SHIMBASHI: menù da 13 pezzi + birra media (o forse due, non ricordo) a 27 euro… ottima mangiata! Durante il ritorno in hotel, sul treno della Yamanote abbiamo beccato dei giovani giapponesi “spaccatiammerda”… e uno aveva un piede di porco… cioè, proprio una zampa di maiale (in plastica) 😀

Odaiba – Tokyo

Domenica 4 Maggio 2014

Sveglia, thè verde (in tutti gli hotel si trova l’occorrente per prepararlo) e stazione di UENO per colazione (una brioche dolce e una salata presa in un “panificio” con una vastissima scelta) e Yamanote in direzione giardino Rikugen a KOMAGONE. Il 4 maggio l’entrata è gratuita per il “Greenery day”, ma con una donazione simbolica davano in omaggio una foto di un qualche animale o simpatici gadget. Il giardino è splendido e merita una visita, anche perché arrivarci è semplicissimo.
Poi affamati ci siamo diretti verso un ristorante consigliato da un’amica che ha lavorato a Tokyo per qualche anno: Sakura Sakura a ICHIGAYA, ma arrivati li abbiamo scoperto che la domenica è chiuso (scemo io che non ho controllato prima…) 🙁 Però siamo stato fortunati perché al parco li vicino c’era una dimostrazione di uso della spada di alcuni maestri giapponesi, molto particolare! Inoltre nei pressi c’era un museo della guerra, col piano terra visitabile gratuitamente 😉

Ichigaya

Non siamo rimasti molto perché troppo affamati e siamo andati in cerca di un ristorante aperto (in quella zona non erano molti…) e abbiamo optato per uno in cui facevano carne grigliata, però non era un granché, solo discreto, ma almeno non costoso. Dopo pranzo ci siamo diretti a MEGURO per visitare il Parasitological Museum che però ci ha deluso. Piccolo e solo per “appassionati”, per cui personalmente lo sconsiglio, anche perché per arrivarci bisogna camminare un po’ (sempre se non si prende la metropolitana e si usa invece solo la Yamanote, come abbiamo fatto noi avendo il Japan Rail Pass).
Poi ci siamo diretti a HARAJUKU per un giretto alla famosa Takeshita Dori e soprattutto al parco Yoyogi per un po’ di fresco e dar n’occhiata ai vari “artisti” (improvvisati o meno). Dopo qualche ora siam tornati in hotel per una doccia e causa stanchezza siamo andati a cena in un ristorante li vicino (quindi a UENO) della catena Yoshinova (presente dal 1899), ma non mi è piaciuto molto.

Giardino Rikugen – Tokyo

Lunedi 5 Maggio 2014

Dopo aver lasciato la valigia più grande in hotel (tanto poi ci saremmo tornati per soggiornarci ancora), siamo partiti alla volta di KYOTO. Treno Shinkansen prenotato il giorno prima e arrivo un po’ prima di mezzogiorno, giusto giusto per un’anteprima del pranzo con svariate brioches salate prese in un “panificio” della stazione, anche qui con una scelta incredibilmente ampia!
Poi ci siamo diretti in hotel (scelto strategicamente per la vicinanza alla stazione dei treni/bus) e in 5 minuti a piedi siam arrivati al KYOTO DAI-NI TOWER HOTEL.
Visto che eravamo in anticipo di un’ora e mezza sull’orario di check-in, non ci han lasciato prendere le stanze, ma almeno abbiamo potuto lasciare li le valigie.

Per quanto riguarda l’hotel, pagato 37 euro a testa a notte, posso dire che in generale è senza infamia e senza lode, tranne per la mancanza del wifi nelle camere (presente solo nel salotto alla reception), ma per ovviare a questo venivano distribuiti gratuitamente dei router 3G (anche se in numero molto limitato e infatti quando ne abbiamo chiesto uno noi erano già tutti terminati).

Nel frattempo ha iniziato a piovere e muniti di ventina ci siamo diretti (col bus) a Higashiyama per girare un po’ a piedi e poi ci siamo spostati verso Kiyomizudera dove c’era un gran caos di gente (anche perché il 5 maggio in Giappone è festa, ultimo giorno della Golden Week). Dopo aver girato tra i vari negozietti (ce n’è uno ufficiale dello Studio Ghibli molto carino) e mangiucchiato qua e la un po’ di cosette, siam andati al famoso tempio. Bello, nonostante alcune parti fossero chiuse per ristrutturazione e in una stradina “laterale” che abbiamo percorso per curiosità, ci fossero stranamente parecchi rifiuti buttati nel bosco 🙁 Bho, forse era un quartiere italiano 😛
Dopo diverse ore siamo tornati in hotel per fare finalmente il check-in e una doccia veloce e poi ci siam spostati verso GION per un giro a piedi e per cenare in un ristorantino (non molto pulito o invitante, a dire il vero) gestito da due simpatiche vecchiette che tra una birra e l’altra ci han presentato il loro gatto (in evidente sovrappeso :-D) di nome “Tama”, che vagava impaurito per il locale. Noi abbiamo scherzosamente ipotizzato stesse cercando il fratello, che probabilmente giaceva sulla piastra e fosse in piena fase di cottura per poi finire nel nostro cibo 😀
Vinta la paura della probabile carne di gatto abbiam fatto una mangiatona di okonomiyaki, birra e sake (rigorosamente caldo), per la gioia delle vecchiette e alcuni clienti loro amici che dopo averci sentito esclamare “tamago” (per farci aggiungere un po’ di uova) si son fatti quattro risate (forse eran gonfi di alcool pure loro 😉 ).
Contenti e appesantiti abbiamo deciso di tornare in hotel a piedi per digerire un po’ e dopo poco più di una mezz’oretta siamo arrivati a destinazione.

Kyoto

Martedi 6 Maggio 2014

E’ tempo di visitare uno dei luoghi più belli del Giappone e cioè il magnifico Padiglione d’Oro per poi spostarsi al castello di NIJO. In seguito ritorno in stazione per prendere il treno per il tempio Tenryuji e bosco di bambù li vicino (pranzando con diverse sfiziosità prese nei vari chioschetti sulla strada).
Ultima tappa della giornata il santuario Fushimi Inari coi suoi mille torii e scarpinata fino a metà monte, giusto in tempo per il tramonto (se ci andate portatevi un po’ di Autan, per difendervi dalle zanzare presenti). L’anno scorso ero arrivato fino in cima, ma sostanzialmente non c’è nulla, percui potete benissimo evitare la sfaticata 😀
Ritorno in stazione per cena in uno dei vari ristoranti li presenti (non ricordo il nome, ma stranamente non abbiamo mangiato bene) e poi, per finire in tranquillità una delle giornate più belle ma anche stancanti trascorse in Giappone, abbiamo girato l’enorme stazione e fatto varie foto alla scalinata con i suoi splendidi giochi di luce, anche se non ci siamo fermati molto perché faceva freddo e il letto dell’hotel “chiamava” 😉

N.B: Abbiamo volutamente lasciato perdere il famoso giardino Zen di Ryoanji perché l’anno scorso mi ha deluso parecchio ed inoltre è un po’ lunga arrivarci.

Fushimi Inari – Kyoto

Mercoledi 7 Maggio 2014

Con i biglietti che ci han regalato in hotel siamo andati sulla Kyoto Tower da cui si gode un’ottima vista sulla città. Poi colazione in stazione con un paio di brioches dal solito “panificio spaccoso” e partenza per NARA. Prima tappa al Isuien Garden, splendido giardino che consiglio caldamente! Buon pranzo vicino a Sanjodori Street per poi spostarci al bellissimo parco con i suoi cervi, che tanto fan divertire i bambini e molteplici santuari e templi, compreso il magnifico e strafamoso Todaiji.
Finita la visita, verso le 18 siamo tornati alla stazione di Nara per prendere il treno e arrivare a KOBE. Acceso il navigatore sullo smartphone abbiamo cercato il ristorante A-1, che consigliavano per mangiare dell’ottima carne selezionata di Kobe senza spendere “un capitale”. Dopo averlo (a fatica) trovato siamo entrati e scelto il menù comprendente 240gr di manzo, riso, verdure varie, zuppa di miso e un bicchiere di vino, il tutto per la non economica cifra di 69 euro a testa. Sicuramente era molto molto buono, ma sconsiglio il ristorante più che altro perché qui la carne viene preparata con spezie e cipolle e non si sente appieno il sapore del manzo!
Finito di mangiare abbiamo fatto un giretto per il quartiere, zeppo di “girl bar”, PR per strada, ristoranti e “pub”, ma da uno di questi ultimi siamo stati allontanati forse perché non eravamo vestiti bene o perché era solo per giapponesi… bho (comunque sembrava vuoto).
Ritorno in stazione e treno per Kyoto, hotel e dormita.

Kobe

Giovedi 8 Maggio 2014

Shinkansen per Hiroshima, lasciato i bagagli negli armadietti a pagamento della stazione e preso il Sightseeing Loop Bus (gratuito con JRP) per scendere alla fermata vicino al Peace Memorial Museum. L’anno scorso avevo dovuto visitarlo in fretta, ma quest’anno ho fatto con calma, anche perché il museo merita, è parecchio interessante e toccante ed è organizzato molto bene. Dopo la (non breve) visita siamo usciti ad ammirare i monumenti del parco e l’A-Bomb Dome. Lungo il tragitto ci siamo imbattuti in un concerto organizzato per gli studenti sulle rive del fiume Ota, con un pianoforte e una cantante lirica: una voce splendida e un’atmosfera incantevole.
Usciti dal parco abbiamo trovato per caso la “Fiera della birra e dei sapori del mondo”, dove abbiam pranzato e bevuto. Erano presenti vari stand con birre e cibo di varie nazioni (Belgio, Germania, etc): abbastanza cari, ma particolari.
Visto che eravamo in anticipo sulla tabella di marcia siamo tornati in stazione a piedi per vedere un po’ la città, poi da li, dopo aver recuperato i bagagli, abbiamo preso il tram per scendere vicino a Hiroshima Port, nei pressi dell’HIROSHIMA PRINCE HOTEL.

Il migliore hotel in cui ho soggiornato, camera grandissima (questa volta unica, da 4 persone), con bagno enorme e vista mare. Splendido e pagato solo 35 euro a testa!

Inoltre all’interno c’era una zona con Onsen privato (3 vasche, di cui una esterna, più sauna) molto carino (ma a pagamento), soprattutto per me che adoro i bagni giapponesi 😉
Verso sera abbiamo preso il taxi che per 2000 yen ci ha portato a Okonomimura, il famoso “palazzo” con 26 ristoranti (sparsi su 3 piani) dove preparano l’okonomiyaki in svariati modi diversi! I ristoranti sono tutti molto simili tra loro, ma alcuni usano più ingredienti e hanno più scelta, anche se sostanzialmente non ci son grandi differenze.
Comunque dopo aver preso un “classico” okonomiyaki a testa al primo piano, ce ne siamo sparato un altro al terzo piano, tutti tranne uno dei miei amici, che già sazio ha preso solo da bere… e l’anziana proprietaria del ristorante si è un po’ arrabbiata per questo… 😉
Strapieni abbiamo fatto un giretto in città, fermandoci anche in una sala giochi (disposta su 5 piani) per una partitella in quattro ad un videogioco di corse automobilistiche (ci siam dovuti far spiegare come fare a gareggiare tutti e quattro assieme) e ammirare i “cabinati” dei giochi più particolari, alcuni veramente impressionanti. Poi stanchi siamo tornati in hotel, sempre con un taxi (stavolta pagato 2500 yen).

Hiroshima

Venerdi 9 Maggio 2014

Dal molo dell’Hotel abbiamo preso una “Fast Boat” (non ricordo quanto abbiamo pagato) che in mezz’ora ci ha portato a Miyajima. Lasciato i bagagli in stazione e giretto per la splendida isola, tra santuari, cervi, templi e il famoso torii nell’acqua, mangiando poi qualsiasi cosa vedevamo nei vari chioschetti e ristorantini presenti in una delle vie principali. Rispetto all’anno scorso non mi sono inoltrato più di tanto nei boschi dell’isola, anche se meriterebbe spenderci una mezza giornata o più, peccato che non avevamo abbastanza tempo, dovendo prendere lo Shinkansen già prenotato. Per cui siamo tornati in stazione a recuperare i bagagli, abbiamo preso il traghetto JR e poi un treno per arrivare ad Hiroshima. Da li Shinkansen in direzione Nagoya, vari cambi di metropolitana fino a Kamiida e poi metropolitana di superficie per arrivare a Komaki, doccia veloce al City Hotel (a 5 minuti dalla stazione) e finalmente ho rivisto Matteo, un amico italiano che lavora ad Ajioka da 3 anni per Scuola Calcio Milan, che è venuto a prenderci in auto con dei suoi amici e collaboratori giapponesi e ci han portato in un ristorante con offerta “All You Can Eat” e “Free Drink” (3200 yen a testa spesi benissimo).
In pratica in mezzo al tavolo c’era una mini-griglia per cucinare la carne che ci si faceva portare “ad libitum” dalla cameriera. Invece il resto del cibo presente (pesce, fritti vari, verdura, salse, etc) lo si prendeva self-service e stessa cosa per le bevande (noi ci abbiamo dato dentro di birra, ma c’era un po’ di tutto) 😀 Emblematico, per rimarcare la totale onestà dei giapponesi, il fatto che tutti si alzavano lasciando sul tavolo portafoglio e smartphone senza pensare minimamente che qualcuno potesse rubarglielo. Cose belle del Giappone, cose che ti spingono a tornarci… o a viverci.
Dopo 3 ore di mangiate, bevute, aneddoti strani e cazzate varie raccontate dal mio amico ormai “italo-giapponese”, stra-pieni di carnazza e gonfi di birra siamo tornati felici all’hotel. Qui abbiamo tentato un approccio con le carinissime cameriere del bar interno, per provare a ritardarne la chiusura ma non ci siamo riusciti e non abbiamo potuto bere il “bicchiere della staffa” 🙁 …ma forse è stato meglio cosi e dopo i saluti e ringraziamenti per la splendida serata a Matteo e amici, siamo crollati nei letti dell’hotel.

Miyajima

Sabato 10 Maggio 2014

Lasciato KOMAKI siamo tornati a Nagoya e da li preso uno Shinkansen per TOKYO e sul tragitto abbiamo avuto la fortuna di ammirare il monte Fuji.
Tornati all’OAK HOTEL abbiamo recuperato le valigie e preso le nuove stanze (ancora più piccole delle precedenti…). Usciti ci siamo intrufolati ad una festa religiosa a Ueno, passando per i mercatini e mangiucchiando un po’ di cosette particolari (tra cui una “pallina” con ostriche), poi ci siamo diretti a NAKANO BROADWAY per qualche compera e la sera a SHIBUYA, pieno di “bella gente” 😉
Li abbiamo mangiato da Sushizanmai e girato un po’. Poi in un Lawson abbiamo provato a prenotare i biglietti per il Museo Ghibli per giovedì 15 ma era già tutto pieno, per cui abbiamo dovuto rinunciare 🙁
Per consolarci abbiamo preso un paio di bottiglie di sake e tornati in hotel ce le siamo scolate… nonostante non fossero proprio di qualità. Prima di coricarci abbiamo guardato le previsioni meteo, che ci hanno fatto cambiare i programmi per i giorni seguenti…

Ueno – Tokyo

Domenica 11 Maggio 2014

Giornata di sole, migliore delle previsioni, che ci ha spinto ad anticipare la visita al SEASIDE PARK di Hitachi. Saliti al volo sul treno alla stazione di Ueno, in un’oretta e mezza siamo arrivati a HITACHI. Qui abbiamo preso il bus (con addirittura due addetti alla fermata per fare il biglietto e aiutare i turisti) verso il SEASIDE PARK. Il parco era enorme, molto bello e ricco di attrazioni (sia in stile Lunapark che giardino floreale), la temperatura era ottima, con tanto sole e un venticello fresco, ma forse complice il periodo non ideale per le fioriture delle varie specie di fiori, non ci è piaciuto molto. Secondo me se non si è interessati alle varie attrazioni da Lunapark, considerando anche il tempo speso per arrivare, conviene andare in qualche giardino floreale più piccolo ma con più varietà di vegetazione, a meno che non si abbia la fortuna di poterlo visitare nei giusti periodi dell’anno.
Un po’ delusi, nel pomeriggio siamo tornati a UENO e girato per il mercato Ameyoko, che è una specie di grande bazar all’aperto dove si può trovare di tutto a prezzi onesti. Camminando ci siamo spostati per l’ennesima volta ad ASAKUSA per altre compere. E nel tragitto, in un negozietto, gestito da un vecchietto che parlava un ottimo inglese, ho trovato delle magnifiche stampe: non ho resistito e ne ho comperate tre 😉
La sera, dopo un passaggio in hotel, siamo andati a cena in un ristorante di ramen trovato su http://tokyofood.blog128.fc2.com/ (ottimo sito gestito da un giapponese, con consigli e recensioni su dove mangiare a Tokyo): NANTSUTTEI Ramen a SHINAGAWA. Economico e strabuono… consigliato!
Dopo un veloce giretto nel quartiere, in stazione abbiamo prenotato i biglietti per lo Shinkansen per Hakone per il giorno dopo e siamo tornati in hotel.

Hitachi

Lunedi 12 Maggio 2014

Partiti più presto del nostro solito (verso le 8) in stazione abbiamo beccato il caos dell’orario di punta mattutino, con treni della Yamanote strapieni, al limite del vivibile (assolutamente da evitare se si hanno bagagli); anche per questo non conviene svegliarsi troppo presto quando si è in vacanza in Giappone 😀
Arrivati alla stazione di ODAWARA (con poche nuvole e un leggero venticello), abbiamo fatto l’Hakone Free Pass e iniziato il “Classic Hakone Round Course” (http://www.japan-guide.com/e/e5210.html), passando per GORA (negozietti carini, ma per mancanza di tempo non abbiamo visitato il parco e il museo) e purtroppo man mano che proseguivamo nel viaggio il tempo peggiorava, con apice a SOUNZAN (nuvoloso con leggera pioggia e vento fortissimo). Scesi con la cabinovia a TOGENDAI ci siamo fermati a pranzo nel ristorante sul lago della stazione, che sconsiglio fortemente per la bassa qualità del cibo (più una cattiva mensa che un ristorante). Arrivati ad HAKONE-MACHI con una pacchianissima “nave dei pirati” (abbastanza squallida) ci siamo diretti a piedi a MOTO-HAKONE, passando per l’Ancient Cedar Avenue, assolutamente deludente. Visto il freddo e le nuvole che anche qui non ci permettevano di vedere il monte Fuji, ci siam diretti prima possibile a OKU-YUMOTO-IRIGUCHI (con la linea K dell’autobus) e qui, pagando l’ingresso ad una macchinetta automatica, siamo entrati nel TENZAN Onsen (http://www.secret-japan.com/onsen/show.php?selcode=36) che consiglio. Sette vasche all’aperto con acqua a varie temperature (di cui una “umana” sui 34 gradi, oltre alle classiche da 39-40-41 gradi 😀 ). Purtroppo per vari motivi non siamo rimasti per fare una dormitina nella stanza “pennichella” e siamo tornati a casa, prima prendendo l’autobus [allego foto con tabella degli orari per chi fosse interessato, perché in internet è difficile trovarli: fino ad HAKONE-YUMOTO, poi Tozan Railway fino a ODAWARA e poi treno fino a TOKYO.
Tirando le somme, la gita non è stata il massimo, soprattutto a causa del mal tempo, ma anche perché essendo noi 4 abituati alla montagna e relativi “mezzi” (cabinovia, etc.), non siamo rimasti granché impressionati. Comunque in generale col beltempo il giro può piacere, soprattutto se fatto con calma e magari con una sosta in uno dei tanti onsen presenti.
Dopo una doccia in hotel siamo usciti per provare una specie di birreria: BIER REISE ’98 a SHINBASHI (http://tokyofood.blog128.fc2.com/blog-entry-3.html). Buon cibo e ottima birra, anche se cara e il menù avrebbe potuto essere più chiaro (districarsi tra birre giapponesi, importate, rosse, bianche, weissen, alla spina o in bottiglia… non è stato facile, neanche con l’aiuto di una cameriera non giapponese che parlava un pelo d’inglese). Dopo aver “fatto serata”, terminata con l’immancabile boccione di sake, siamo tornati stancamente in hotel.

Hakone

Martedi 13 Maggio 2014

Essendo appassionato di Anime, Action Figures e tecnologia non poteva mancare una capatina al quartiere di Akihabara. Qui dopo veloci visite a svariati negozietti (pochi grandi e tanti piccolini), siamo passati al Gundam Cafè (carino… e non dimenticatevi di provare il bagno 😉 ) per bere qualcosa, inneggiando al potente Gundam 😀 Poi siamo entrati nell’enorme centro commerciale li vicino, Yodobashi Akiba, per ammirare tutti i suoi otto piani con negozi di elettronica/informatica/musica, per poi pranzare al nono piano. Qui, tra un’incredibile scelta (più di una ventina di ristoranti diversi di tutti i tipi: abbiamo optato per della buona carnazza al PEPPER DINNER.
Staccatomi poi dal gruppo (meno interessato ad action figures e “nerdate simili”) ho “esplorato” per bene il quartiere entrando in una marea di negozietti dove ho comprato un paio di magliette (una splendida di Raoul e un’altra molto bella di Evangelion :-D) e varie action figures, sia per me, sia da regalare. Non sono però riuscito a trovare il Linux Cafè e il Super Potato (anche perché lo smartphone col navigatore non lo avevo io).
Verso sera sono tornato in hotel per raggiungere gli altri e per cena siamo usciti alla volta di SHINJUKU, dove, in un ristorante a caso, abbiamo mangiato del buon ramen. Infine, prima di tornare ai nostri letti, abbiamo fatto un lungo giro per il quartiere.

Mercoledi 14 Maggio 2014

Visto il tempo, un po’ nuvoloso ma senza minaccia di pioggia, abbiamo preso il treno per KAMAKURA. Visitato il primo tempio (Engakuji) vicino alla stazione di KITA-KAMAKURA, ci siamo poi diretti a piedi verso il Grande Buddha. Siamo passati per il sentiero nel bosco e abbiamo fatto una piccola deviazione per visitare il Santuario Zeniarai Benten, che ha il suo fascino. Il tragitto è molto bello e facile nonostante i circa 90 minuti totali di strada.
Arrivati al Grande Buddha, subito degli studenti giapponesi ci hanno fermato per salutarci e farci firmare dei quaderni come ricordo. Altri, sotto la supervisione di una simpatica maestra d’inglese, ci hanno fatto svariate domande in un inglese un po’ stentato (ma erano giovani…) e per il “disturbo” ci hanno regalato degli origami. Parlando un po’ ci hanno detto che abitavano dalle parti del monte Fuji e ci han fatto vedere delle fotografie del loro paese. Dopo queste piacevoli conoscenze, affamati ci siamo diretti verso la stazione, ma vista l’ora (metà pomeriggio) tanti ristoranti erano chiusi e ci siamo dovuti accontentare di un panino con wurstel.
Arrivato a TOKYO mi sono staccato dal gruppo, per andare alla ricerca del negozio Ghibli della stazione, ma è un po’ piccolo e non molto fornito, per cui ho solo dato un’occhiata veloce.
Dopo la solita doccia in hotel siamo usciti a cena allo Sushizanmai di UENO, mangiando il solito ottimo piattone misto più parecchi pezzi di sushi di vario genere 😉
Tornati in stanza abbiamo preparato i bagagli, per evitare di fare le corse l’indomani mattina.

Kamakura

Giovedi 15 Maggio 2014

Ultimo giorno in Giappone, ma avendo l’aereo alle 22, avevamo ancora un po’ di ore da sfruttare prima di partire. Per cui dopo aver lasciato i bagagli ai gentilissimi gestori dell’OAK HOTEL, ci siamo diretti al MERCATO DEL PESCE, per dare un’occhiata e mangiare in uno dei ristorantini li vicino. Ottimi sushi e anguilla e poi giretto veloce a GINZA per digerire. In seguito treno per MARUNOUCHI e rapido giro al Palazzo Imperiale con relativi giardini (deludente, anche se non son sicuro se abbiamo visitato tutto il visitabile). Purtroppo, per questione di tempo, non siamo potuti andare all’OMIYA BONSAI VILLAGE a SAITAMA, che sembrava interessante… ma, tornati in stazione, abbiamo preso un bus (a pagamento) che ci ha portato alla Skyline Tower. Non siamo saliti sulla torre ma abbiamo dato un’occhiata, dirigendoci poi al Solamachi Mall, la zona con svariati negozi, tra cui quello dedicato allo Studio Ghibli, che si chiama Donguri. Per gli appassionati merita sicuramente una visita, anche perché è più fornito del negozio presente al Museo Ghibli (a cui sono andato l’anno scorso) ed è strutturato molto bene, con alcune chicche tipo Totoro che dorme e muove la pancia!
Dopo l’ultima ora di shopping giapponese, verso le 17 abbiamo preso un taxi e siamo tornati in hotel a prendere i bagagli. Poi treno per l’aeroporto di Narita (con ignorantissima cena al McDonald) e, purtroppo, aereo alle ore 22, destinazione Dubai 🙁

Per come sono fatto, normalmente sono contento di tornare a casa dopo una vacanza. Perché anche a casa sto bene e mi piace ritrovare quello che ho lasciato. Ma per il Giappone è diverso. Come e più dell’anno scorso c’era solo tristezza nel dover lasciare questa splendida nazione. Non so, forse è perché il Giappone ti fa sentire come se fossi a casa. Un’ospitale e magnifica (seconda) casa.

Tsukiji – Tokyo

Venerdi 16 Maggio 2014

Arrivo a Dubai alle 4 di mattina, trasferimento in taxi (come per tutti gli altri spostamenti fatti a Dubai) al buon Hotel IBIS AL BARSHA. Mattinata in spiaggia a DUBAI MARINA, ritorno in hotel per doccia e spostamento all’enorme centro commerciale DUBAI MALL. Qui giro dei negozi, salita (prenotata mesi prima di partire) sulla torre più alta del mondo, il BURJ KHALIFA (impressionante!) e poi spettacolo d’acqua alle fontane di uno degli ingressi.
Cena in uno dei tanti ristoranti del centro commerciale e ritorno in hotel.

Sabato 17 Maggio 2014

Breve visita al mercato DEIRA OLD SOUK, ritorno in hotel, trasferimento in aeroporto, aereo alle 16 e arrivo a Malpensa alle 21.
Vacanza finita 🙁

Autore e foto

Sentenza Max (Foto: Stefano)