Taxi

I taxi in Giappone sono abbastanza cari in confronto ai tradizionali mezzi di trasporto come treni, autobus o metropolitana, come del resto in quasi tutte le capitali europee. Quando sono stato in Giappone sono stato “costretto” a prendere un taxi per raggiungere l’hotel. Erano l’1 di notte e l’hotel distava 3,3 km. Per questi 3,3 km ho speso 1360 Yen.

I taxi a Tokyo hanno una tariffa base di 500 Yen per i primi 1,096 km, poi ogni 255 metri la tariffa aumenta di 100 Yen. Nel caso il taxi vada ad una velocità inferiore ai 10 km/h, si calcola una tariffa di 100 Yen ogni 1 minuto e 35 secondi. Dalle 22 alle 5 il prezzo è incrementato del 20%.

I prezzi a Kyoto della compagnia MK (il logo è un cuore con la sigla MK all’interno) sono i seguenti: la tariffa base per i primi 2 km è 600 Yen, poi ogni 415 metri il costo è di 80 Yen. La notte tra le 23 e le 5 la tariffa aumenta del 20%. Piccola curiosità, con questa compagnia avrete uno sconto del 10% se salite indossando il kimono.

Le altre compagnie a Kyoto hanno una tariffa di base media di 590 Yen per i primi 1,7 km, poi 80 Yen ogni 324 metri.

Trovare un taxi è molto facile, ce ne sono praticamente ovunque.
Siccome in Giappone non esistono le vie (a dir la verità ci sono, ma solamente quelle principali), vi conviene avere una mappa su cui poter indicare il posto dove volete andare.
Per fortuna quando abbiamo preso il taxi noi, l’autista sapeva dove si trovava il nostro hotel e ci ha portato subito a destinazione.
Consiglio di prendere il taxi solo in caso di emergenza o e siete in tanti, cosi da ammortizzare il costo della corsa.

Kure, CC BY-SA 2.5, via Wikimedia Commons

Interno di un taxi

Foto di Massimo Chianella

IMPORTANTE

Se prendete un taxi non aprite la porta posteriore, infatti lo farà il taxista con una leva. Se l’aprite manualmente potreste rompere il meccanismo di apertura automatica.