Nomadi digitali in Giappone: ecco come puoi diventarlo

Il nomadismo digitale è una realtà sempre più diffusa che permette a molte persone di lavorare da qualsiasi parte del mondo. Tra le mete più ambite dai nomadi digitali c’è il Giappone, un paese che combina tradizione e innovazione. Se stai pensando di trasferirti in Giappone per lavorare da remoto, questa guida ti fornirà tutte le informazioni necessarie, inclusi i dettagli sul visto e le questioni fiscali.

Avi Richards avirichards, CC0, via Wikimedia Commons

Perché scegliere il Giappone?

Cultura e stile di vita

Il Giappone è una nazione che offre un mix unico di antiche tradizioni e tecnologia avanzata. Tokyo, la capitale, è una città vibrante piena di opportunità di networking, spazi di coworking e eventi professionali. Allo stesso tempo, città come Kyoto e Nara offrono un’immersione nella storia e nella cultura giapponese.

Qualità della vita

Il Giappone è noto per la sua elevata qualità della vita. Le infrastrutture sono eccellenti, la sicurezza è tra le migliori al mondo e il sistema sanitario è avanzato e accessibile. Inoltre, la cucina giapponese è rinomata per la sua varietà e qualità, rendendo il vivere in Giappone un’esperienza culinaria unica.

Opportunità di networking

Essendo un hub tecnologico globale, il Giappone offre numerose opportunità di networking. Partecipare a eventi, conferenze e meet-up può aprire porte a collaborazioni e nuove opportunità professionali.

Come ottenere un visto per lavorare in Giappone

Tipi di visto disponibili

Per lavorare legalmente in Giappone come nomade digitale, è necessario ottenere un visto appropriato. Ecco i principali tipi di visto che potrebbero essere rilevanti:

  • Visto lavorativo (Work Visa): Adatto per chi ha un contratto con un’azienda giapponese.
  • Visto per liberi professionisti (Freelance Visa): Non esiste un visto specifico per freelance, ma il “Visto per Ingegneri/Specialisti in Servizi Internazionali” può essere un’opzione se puoi dimostrare di avere clienti giapponesi.
  • Visto vacanza-lavoro (Working Holiday Visa): Disponibile solo per i cittadini di alcuni paesi e permette di lavorare part-time mentre si esplora il Giappone.

Procedura per ottenere il visto

La procedura per ottenere un visto lavorativo include:

  1. Ottenere un Certificate of Eligibility (COE): Questo documento deve essere richiesto dal tuo datore di lavoro giapponese.
  2. Presentare domanda presso il consolato giapponese: Una volta ottenuto il COE, puoi fare domanda per il visto presso il consolato giapponese nel tuo paese di residenza.

Documenti necessari

I documenti generalmente richiesti includono:

  • Passaporto valido
  • Fotografie formato tessera
  • Contratto di lavoro
  • Documentazione finanziaria
  • Certificate of Eligibility (COE)

Aspetti fiscali per i nomadi digitali in Giappone

Residenza fiscale

La residenza fiscale in Giappone è determinata dalla durata della permanenza. Se rimani in Giappone per più di 183 giorni in un anno fiscale, sei considerato residente fiscale e soggetto a tassazione sui redditi mondiali. Se parti con la Partita IVA italiana e prevedi di passare più di metà anno in Giappone, quindi, dovrai aprire una Partita IVA giapponese.

Tassazione dei redditi

Il sistema fiscale giapponese prevede diverse aliquote fiscali in base al reddito:

  • Fino a 1.95 milioni di yen: 5%
  • Da 1.95 a 3.3 milioni di yen: 10%
  • Da 3.3 a 6.95 milioni di yen: 20%
  • Da 6.95 a 9 milioni di yen: 23%
  • Da 9 a 18 milioni di yen: 33%
  • Oltre 18 milioni di yen: 40%

Inoltre, i residenti fiscali devono pagare l’imposta municipale, che varia in base alla località.

Doppia imposizione

Per evitare la doppia imposizione, il Giappone ha stipulato trattati fiscali con numerosi paesi. È importante verificare se il tuo paese di origine ha un accordo fiscale con il Giappone e, in tal caso, quali benefici puoi ottenere.

Vantaggi e sfide del nomadismo digitale in Giappone

Vantaggi

  • Infrastrutture eccellenti: Internet veloce e affidabile, trasporti efficienti.
  • Opportunità culturali: Immersione in una cultura unica e affascinante.
  • Networking: Possibilità di connettersi con professionisti locali e internazionali.

Sfide

  • Barriera linguistica: Non tutti parlano inglese, soprattutto al di fuori delle grandi città.
  • Costo della vita: In alcune città come Tokyo, il costo della vita può essere alto.
  • Procedure burocratiche: Ottenere un visto e gestire le questioni fiscali può essere complesso.

Consigli pratici per i nomadi digitali in Giappone

Spazi di coworking

Il Giappone offre numerosi spazi di coworking moderni e ben attrezzati. Alcuni dei più noti includono:

  • WeWork Tokyo: Diverse sedi in città, ideale per networking.
  • Impact Hub Tokyo: Spazio creativo per imprenditori e start-up.
  • FabCafe Tokyo: Perfetto per chi lavora in ambito creativo e tecnologico.

Alloggi

Trovare un alloggio può essere una delle sfide più grandi. Ecco alcune opzioni:

  • Airbnb: Ideale per soggiorni brevi e medi.
  • Sakura House: Appartamenti e case condivise per soggiorni a medio-lungo termine.
  • Gaijin Houses: Case condivise pensate per stranieri.

Apprendimento della lingua

Imparare il giapponese può facilitare notevolmente la tua vita quotidiana. Ci sono molte scuole di lingua e corsi online che possono aiutarti ad acquisire le competenze di base.

Trasporti

Il sistema di trasporti giapponese è uno dei migliori al mondo. La rete ferroviaria è efficiente e copre l’intero paese. Le metropolitane nelle grandi città sono frequenti e puntuali. Utilizzare una carta prepagata come Suica o Pasmo può semplificare i tuoi spostamenti.

Diventare un nomade digitale in Giappone è un’avventura che combina lavoro e scoperta culturale. Tuttavia, è essenziale pianificare attentamente tutti gli aspetti, dal visto alle questioni fiscali. Se hai dubbi o domande sulla fiscalità degli italiani in Giappone, puoi ricevere una consulenza gratuita e senza impegno con Fiscozen. Questo ti permetterà di chiarire ogni incertezza e iniziare la tua avventura giapponese con tranquillità.