Intervista a Patrick Stephen Colgan (Orizzonti – blog di viaggi)

Patrick Colgan è un amante dei viaggi, giornalista e blogger e soprattutto appassionato di Giappone. Su questo ha scritto anche una guida e un libro.

Giappone per Tutti: Ciao Patrick e benvenuto su Giapponepertutti.it
Patrick: Per me è un piacere, grazie!

Giappone per Tutti: Sei un grande appassionato di viaggi, e come leggo sul tuo blog, i tuoi luoghi preferiti sono India, Islanda e Giappone. Come è nata la tua passione per i viaggi e in particolare per il Giappone?
Patrick: E’ nata un po’ per caso a dire il vero. Diversi lettori del blog mi scrivono che amano il Giappone da sempre, anche senza esserci mai stati. Io invece avevo letto qualche manga, avevo visto i cartoni animati che hanno visto tutti gli italiani della mia generazione e certo il Giappone mi incuriosiva, ma semplicemente amavo viaggiare. Dopo aver girato tutta Europa in solitaria e con amici in InterRail e dopo aver visto due pezzetti di Asia in Turchia e in India volevo aggiungere un altro tassello. Il Giappone però mi rapì completamente e inaspettatamente. Tornato a casa soffrivo di un’intensa nostalgia, così dopo appena sei mesi ero già tornato per un secondo viaggio che non fu facile e piacevole come il primo, in Hokkaido, ma questo non mi fermò dal tornare dopo altri sei mesi, ancora una volta. Tornare è, credo, anche il modo per curare la mia costante nostalgia del Giappone.

Detto questo è rimasta anche la passione per i viaggi e per la scoperta del mondo: non viaggio solo in Giappone!

Giappone per Tutti: So che sei stato moltissime volte in Giappone. Quante precisamente?
Patrick: Sono arrivato a quindici… per ora! Nonostante questo però non ho viaggiato in tutto il Paese, anzi sono tornato più volte a Tokyo, Kyoto, Hiroshima. Dopo aver fatto i primi viaggi da solo sono tornato con mia moglie Letizia (che mi ha accompagnato ben cinque volte) e poi con parenti e amici, ma non mi è pesato tornare in luoghi così belli ed emozionanti. E poi certo Tokyo è una città straordinaria, ma io amo molto Kyoto e ogni volta mi piace rimanere nell’antica capitale qualche giorno: ho i miei posti preferiti, le passeggiate che rifaccio ogni volta, è come se in qualche modo mi illudessi di abitarci.
Così mi sono tenuto un sacco di cose da vedere e scoprire nei prossimi viaggi. Per esempio non ho mai messo piede nello Shikoku (sarà il prossimo viaggio, forse).

Giappone per Tutti: Cosa ti piace di più e cosa di meno del Giappone?
Patrick: E’ una domanda molto difficile, alla quale non riesco a dare una risposta precisa e forse viaggio per cercarla, questa risposta. Amo ovviamente la cucina, la natura, la cultura, le persone di questo Paese, anche se è difficile generalizzare. Qualche volta il legame che provo è così difficile da definire e spiegare che mi è capitato di pensare di averci vissuto in un’altra vita, come racconta Igort in quaderni giapponesi. Ovviamente è solo una fantasia, ma è come se a volte riconoscessi qualcosa di perduto.

Cosa non mi piace? Non mi piacciono certe contraddizioni del Paese e credo che possa crescere molto per quanto riguarda il ruolo della donna e la parità di genere. Non mi piace la bruttezza di molti centri urbani. Però non sono giudizi, credo che quando si viaggia si debba quasi sempre sospendere il giudizio e cercare di capire, più che giudicare.

Devo dire che mi mette anche un po’ a disagio il vivere un Paese che i giapponesi della mia età o più giovani spesso non hanno l’occasione di visitare e vivere nello stesso modo perché normalmente non vengono concesse molte ferie fuori dai periodi canonici (in cui tutto è costosissimo e affollatissimo) e non hanno a disposizione il Japan Rail Pass o altre agevolazioni che ci sono per i turisti. E anche i miei amici che amano l’Italia difficilmente riescono a venire per più di una settimana. Mi sento un privilegiato, rispetto ai giapponesi.

Giappone per Tutti: Ci consigli dei luoghi fuori dai classici giri turistici?
Patrick: Mi sono piaciuti moltissimo il Tohoku e il Kyushu. Nel Tohoku credo che un itinerario che tocchi Matsushima, Hiraizumi, Kakunodate, Yamadera e i monti sacri di Dewa Sanzan sia un concentrato di meraviglie, naturali, artistiche, storiche. E poi ci sono onsen stupendi. E in questi luoghi ai margini si ritrova quell’ospitalità che sembra più sincera e calorosa nei luoghi meno frequentati dal turismo di massa, o quantomeno dai turisti occidentali.

E poi c’è il Kyushu. Mi è piaciuta moltissimo Nagasaki e la penisola di Shimabara è un luogo di grandissima bellezza naturale. Ma il vero gioiello, secondo me è la provincia di Oita: non tanto la famosa, decadente Beppu, quanto Usuki con i suoi bellissimi Buddha in pietra e la penisola di Kunisaki, un altro scrigno di bellezze antiche e misteriose e di bellissimi paesaggi rurali. E infine c’è un ryokan con onsen fra le montagne di Kokonoe che mi è rimasto nel cuore. Questi sono fra i miei posti preferiti in assoluto in Giappone.

Giappone per Tutti: Hai scritto una guida “ViaggiAutori” sul Giappone, cosa possiamo trovare in questo volume?
Patrick: E’ una guida molto piccola e sintetica, tascabile, che ho scritto assieme a mia moglie Letizia Gamberini. Contiene due itinerari classici descritti e spiegati giorno per giorno. In più ci sono i consigli per esplorare ulteriori mete e alcuni articoli scritti da alcuni amici, sia italiani che giapponesi (ci sono anche Danilo e Yumiko di Viaggiappone) .

Giappone per Tutti: Oltre alla guida, hai scritto anche un libro dal titolo “Orizzonte Giappone”. TI va di parlarcene un po’?
Patrick: E’ un breve libro di viaggio che contiene racconti dai miei primi sei viaggi in Giappone. Mi fu proposto nel 2014 e non sapevo nemmeno da dove cominciare, ma lo scrissi di getto, di notte, nell’arco di alcune settimane.
Racconta lo spaesamento che si prova al primo impatto con il Paese, la sua scoperta, ma ci sono anche alcuni approfondimenti su temi come il ramen, gli onsen, gli orsi dell’Hokkaido e il grande terremoto del 2011. E’ un piccolo libro e forse è stato molto fortunato a uscire nel momento giusto, ma mi ha dato grandi soddisfazioni, mi ha permesso di incontrare persone, di imparare molte cose sul Paese e su di me. Due anni fa è stata pubblicata una nuova edizione con materiali in più (un nuovo capitolo, una piccola guida al ramen, un glossario) e una nuova grafica per quanto riguarda la versione stampata.

Giappone per Tutti: Puoi consigliarci alcune letture sul Giappone?
Patrick: Sono molto appassionato di libri e sono un lettore avidissimo, quindi vi chiedo perdono ma dovrò dilungarmi!
Dovrei citare molti titoli in inglese perché purtroppo molti ottimi libri non sono mai stati tradotti ed è davvero un peccato: parlo dei libri di Alex Kerr, Donald Richie e Alan Booth, tre autori fantastici. Altri sono di difficile reperibilità, come quelli di Pico Iyer (Il monaco e la signora, C’era una volta l’oriente). Amo molto i testi di Fosco Maraini, come Ore giapponesi. Fra i libri più recenti mi sento di consigliare ‘Iro Iro’ di Giorgio Amitrano e soprattutto ‘Wa’, di Laura Imai Messina sono stati letture piacevolissime e interessanti. Così come consiglio il libro sullo Scintoismo di Sasori, blogger e youtuber noto come ‘Un italiano in Giappone’: una lettura semplice, accessibile e illuminante.

Come ultima cosa cito anche il mio scrittore di viaggio preferito, Paul Theroux. Nel suo libro ‘Un treno fantasma verso la stella dell’est’ racconta un incredibile viaggio in treno e nave da Londra a Tokyo: un itinerario fantastico, percorrerlo sarebbe il mio sogno. E i capitoli sul Giappone (nei quali fra l’altro si fa accompagnare da Haruki Murakami e Pico Iyer) contengono osservazioni molto interessanti, a volte discutibili, a volte acute.

Ultimamente, infine, ho scritto la postfazione per un libro che mi è piaciuto davvero molto ‘Uno studio sul niente’, di Luca Buonaguidi: sono poesie scritte da Luca che dialogano con foto di e citazioni di autori giapponesi o che hanno scritto sul Giappone. Secondo me è davvero molto bello e originale.

Giappone per Tutti: Grazie per l’intervista e per il tempo concessoci. Trovate i link del blog di Patrick, e dove acquistare la guida e il libro in fondo a questa intervista.

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