Luna di Miele di Silvia Duranti

Ho individuato il Giappone come meta della luna di miele molto prima di fissare la data del matrimonio, che ho appositamente scelto in base al periodo migliore per visitare questo Paese. Il tardo autunno offre infatti giornate terse e spesso assolate, temperature miti (equivalenti a quelle di un novembre italiano) e uno spettacolare e coloratissimo foliage.
Cercavamo un viaggio non particolarmente faticoso, senza troppi spostamenti, in cui si potessero assaporare con calma cultura e tradizioni. Inoltre, l’obiettivo era visitare i luoghi dove il foliage fosse già ben visibile a inizio novembre. Il programma quindi è stato molto compatto: 6 giorni a Tokyo (1 escursione a Nikko), 1 giorno a Kawaguchiko, 5 giorni a Kyoto (1 escursione a Nara e una a Himeji/Osaka). Una notte a Hakone è stata cancellata mentre eravamo a Tokyo perché volevamo goderci ancore un po’ la metropoli.
Gli itinerari giornalieri non sono stati programmati da casa ma decisi giorno per giorno. La visita di Tokyo è stata comunque più facile rispetto a Kyoto perché i trasporti sono più capillari. In ogni caso, durante il viaggio abbiamo camminato dai 15 ai 20 km al giorno, per goderci al massimo le città anche durante gli spostamenti.

Organizzazione
Non nego che all’inizio questo viaggio mi sembrava molto più difficile di altri da organizzare! Tre mesi prima della data ho iniziato a studiare la guida Lonely Planet e le informazioni reperibili su internet, poi sono passata a chiedere informazioni e consigli sul gruppo Facebook di Giappone per tutti, che mi è stato utilissimo. Un mese prima ho iniziato le prenotazioni online: volo Alitalia, hotel tramite Booking/Agoda, JR Pass e pocket wifi.

Costi
Sono rimasta positivamente colpita dai costi relativamente modesti di questo Paese, che molti considerano inaccessibile: volendo, si può spendere meno che in Italia o trattarsi meglio a parità di costo. Noi ci siamo goduti la luna di miele scegliendo la seconda opzione e questi sono alcuni esempi dei costi sostenuti: notte in hotel a 3-4 stelle 120 euro a camera; notte in onsen hotel con vasca termale in terrazza e cena servita in camera 600 euro; pranzo con una portata 10/15 euro a testa; cena con 2 portate di pesce 20/25 euro a testa; cena kaiseki 75 euro a testa; ingresso ai templi 3/8 euro a testa.

Itinerari giornalieri

Giorno 1. Arrivo in hotel (zona Shinjuku) alle ore 15. Giro per il quartiere e poi in metro a Shibuya.

Giorno 2. Percorso interamente a piedi: Shinjuku-gyoen, Santuario Meji, Omotesando, Cat Street, Roppongi (salita alla Mori Tower all’ora del tramonto, a pagamento), Tokyo Midtown, Tokyo Tower (ritorno in metro a Shinjuku).

Giorno 3. In metro verso i Giardini Rikugien, in metro ai giardini Koraku-en, Kagurazaka a pranzo, zona del palazzo imperiale e della stazione di Tokyo, metro e poi trenino su monorotaia verso Odaiba; trenino e metro per Ginza, metro per Akihabara (ritorno in metro a Shinjuku).

Giorno 4. Giornata con la guida gratuita: in metro verso Asakusa (santuario Senso-ji), metro verso il parco di Ueno, Yanaka (cerimonia del te’), Ameya Yokocho, metro per Shinjuku e salita al palazzo del governo metropolitano (gratuita la vista in notturna sulla città), Omoide Yokocho.

Giorno 5. Nikko: ho scelto questa escursione perché essendo una località a una certa altitudine, permetteva già di vedere le colorazioni autunnali al top a inizio novembre. Abbiamo visitato i seguenti templi: Toshogu, Rinnoji, Futurasan, Tayuin. A fine pomeriggio, abbiamo visitato i magnifici giardini Shoyoen illuminati.

Giorno 6. In metro verso il mercato del pesce, Hamarikyu Gardens, International forum, Giardini orientali del palazzo imperale, metro per Meguro-gawa (rientro in metro a Shinjuku).

Giorno 7. Abbiamo preso il treno (un cambio necessario) per Kawaguchiko, lago con vista Fuji. Abbiamo preso un hotel con vaca termale privata in terrazza, oltre che altre vasce comuni ad uso alternato da parte di uomini e donne. Abbiamo visitato il lago e poi col treno siamo andati a Shimoyoshida a visitare la Chureito Pagoda, suggestiva col il Fuji sullo sfondo.

Giorno 8. Da Kawaguchiko abbiamo preso l’autobus per Mishima e da lì lo shinkansen per Kyoto. Arriviamo a Kyoto all’ora di pranzo, sistemazione in Ryokan (nel quartiere Shimogyo-ku,), visita al tempio Yasaka e al giardino Maruyama. Ingressi in notturna ai templi: Chion-in (meravigliosa la famosa campana illuminata), Shoren-in, Kodaj-ji (uno dei più bei templi di Kyoto). Rientro in ryokan passeggiando per Gion.

Giorno 9. Tempio Ginkaku-ji, sentiero del filosofo, tempi Honen-in, Nazen-ji, Tenjuan e Konchi-in (piccola perla quasi sconosciuta ai turisti), spettacolo di danza delle geisha al Gion Odori, tempio Eikan-do (in notturna).

Giorno 10. Mercato Nishiki, shinkansen per Himeji (visita al castello), shinkansen per Osaka: Umeda sky Building (salita per la vista della città a pagamento), poi metro per Dotonbori.

Giorno 11. Arashiyama: giardino zen del Tenryu-ji, i meravigliosi giardini Okochi-sanso (incluso nell’ingresso un te’ macha con vista sulla foresta di bambù), passeggiata nella foresta di bambù. Treno per Kyoto, autobus e visita ai templi: Daitoku-ji, Kinkaku-ji (padiglione d’oro), Ryōan-ji (col famoso giardino di pietra), Kitano Tennmangu (in notturna), autobus per Ponto-cho.

Giorno 12. Gita a Nara. Visita al parco di Nara e poi ai templi Todai-ji (Grande Buddha), Nigatsu do, KasugaTaisha. Treno per Inari e visita al famoso Fushimi Inari (in notturna).

Giorno 13. Lasciamo l’hotel prima dell’alba per prendere il primo shinkansen per Tokyo, dove abbiamo il volo di ritorno alle 14 (aeroporto di Narita). Ci siamo fidati della nota puntualità dei treni giapponesi godendoci così Kyoto fino all’ultima sera! Scelta azzeccata!

Le esperienze top
Girare di sera per i templi, illuminati in occasione del foliage, è una delle esperienze che mi sono rimaste più impresse di tutto il viaggio. Informatevi sugli orari di apertura, alcuni templi sono accessibili di sera anche in altre stagioni.
L’esperienza dell’onsen è imperdibile. Non vi fermate di fronte al fatto di doversi separare dal vostro partner per fare il bagno nelle vasche comuni! Io avevo scelto una camera con vasca termale privata ma il bagno sulla vasca comune sul tetto dell’hotel vista Fuji alle 7 di mattina è uno dei ricordi più belli del viaggio.
La cucina giapponese è una parte importante del viaggio. Prendetevi il tempo per una cena teppanyaki, magari anche per una cena kaiseki. In ogni caso sperimentate il più possibile e non ve ne pentirete (anche quello che sembra molto strano, risulta poi buonissimo).

La cerimonia del te’ e lo spettacolo di danza delle geisha sono forse un po’ turistici, ma io li rifarei e li consiglio. La compostezza della signora che mi ha servito il te’ e i colori degli abiti delle geisha danzanti sono ancora nei miei ricordi più belli del Giappone,

Consigli
Il pocket wifi può semplificare parecchio un viaggio in Giapppone. E’ vero che il wifi è disponibile in hotel e nei ristoranti, ma avere sempre google maps a disposizione permette di minimizzare le perdite di tempo negli spostamenti, sia a piedi che con i mezzi.
Consiglio di rivolgersi alle associazioni di guide gratuite (Tokyo Free guide, Kyoto Free guide), per fare richiesta scegliendo una o più lingue (italiano, inglese ecc.). Io ho avuto la fortuna di avere assegnata una guida che aveva vissuto in Italia per tanti anni e che ha saputo soddisfare tutte le mie curiosità sulla vita in Giappone.
Il mio ultimo consiglio è di non farvi prendere dalla frenesia di vedere tutto, rischiate un overdose di templi e strade tipiche senza assaporare nulla. Il bello del Giappone sta in certe atmosfere e suggestioni, sta nei suoni e nel cibo. Il 20esimo tempio che vedrete non aggiungerà nulla al viaggio, perciò prendetevi il tempo per godere del Giappone con calma e dimenticatevi delle lista delle cose da vedere.

Autore e foto

Silvia Duranti

Foto e itinerari sul canale Instagram Viaggiando con Silvi